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“Meglio tardi che mai” recita un vecchio adagio, adattabile senza troppa fatica al settore musicale in relazione a tanti brani che hanno necessitato di tempo per affermarsi. Nella dance, nella fattispecie, è successo spesso, soprattutto nei decenni passati, quando il mondo non era stato ancora investito dalla globalizzazione e risultava frammentario e parcellizzato. A differenza di oggi infatti, in cui la parola “worldwide” è stata sdoganata dal web, ieri la pubblicazione non era quasi mai contemporanea in tutto il pianeta, specialmente per le uscite delle case discografiche indipendenti. La loro disponibilità era legata sia all’importazione-esportazione del prodotto fisico, sia ai tempi tecnici per finalizzare gli accordi di licenza in base ai quali compagnie di Paesi differenti ristampano e ripubblicano musiche in varie nazioni. Solitamente per fare ciò occorreva qualche settimana ma non sono mancati casi in cui i tempi si sono dilatati sensibilmente, generando un più o meno evidente disallineamento temporale del successo del brano a seconda del Paese di riferimento. Da non dimenticare poi l’interesse dei programmatori radiofonici, degli A&R e degli stessi DJ che, favoriti o penalizzati dalla propria ubicazione geografica, potevano s
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Paola Ferrari: «Non vorrei che mia figlia diventasse come Diletta Leotta. Invidiosa? Più invidiata. Berlusconi mi ferì»
Paola Ferrari ha già vissuto sette vite, come dice lei stessa, «dagli anni di Piombo all’edonismo degli Ottanta, con i concerti di Prince, locali come il Nephenta, l’arrivo delle modelle americane che portavano via i fidanzati alle milanesi» e in queste vite ha fatto tutto, dall'infanzia difficile con la mamma che, a seguito di esaurimento nervoso ha iniziato a picchiarla, al matrimonio con Marco De Benedetti dopo 4 mesi di relazione.
Tutto condito con tanta gavetta per arrivare dove è oggi, nell'olimpo delle giornaliste televisive sportive.
La frecciatina alle colleghe Diletta Leotta e Melissa Satta
«Ho fatto per prima quello che poi è stato imitato da altre. Sono una che vuole sempre abbattere le barriere, aver aperto la strada è un vanto. Ora mi aspetto che le colleghe conquistino altre postazioni, ma a bordo campo ci sono stata per prima io», ha detto Paola Ferrari durante la sua intervista al Corriere della Sera, per poi sferrare l'attacco a Melissa Satta e Diletta Leotta.
«Diletta? È molto brava e porta in